mercoledì 29 maggio 2013

Il Purè di Patate con gli immancabili Würstel ovvero la rivincita del fanciullino...

Da preparare ascoltando insistentemente e reiteratamente a tutto volume "Le Tagliatelle di Nonna Pina" nel disperato tentativo di ipnotizzare vostro figlio ed indurlo a farvi mangiare qualcosa di decente almeno nella prossima occasione...

Visto che appunto sono un po' una cuoca del menga... ho sempre delle patate in casa... perché alla patata non si resiste ed è ampiamente risaputo e dimostrato che la patata tira, fa bene alla salute e volendo vi farà pure da caricabatteria del cellulare stanco... (ditelo che vi abbiamo stupiti dimostrando che pozzi di sapere siamo noi  MengaChef, pozzi neri, vista l'immondizia che vi propiniamo, ma pur sempre pozzi... e nel nostro caso non avete nemmeno il disturbo di dover chiamare la ditta di spurgo, pensiamo a tutto noi...)

Bene, torniamo alla nostra patata, oh ognuno alla sua eh... che non facciamo i furbi appropriandoci della patata altrui... morale della favola, nel mio caso, con due bambini ed un uomo in casa, abbiamo già chiarito che è l'ingrediente perfetto per tutto... cambiano solo i punti di vista degli utilizzatori finali (chi vi ricorda ?), ma oggi ci occuperemo di quello alimentare...




 Ho messo in pentola a pressione 4 patatone e ne ho aspettata la cottura...al fischio della pentola ho sbuffato, non so perchè, ma quando sento un fischio sbuffo... è più forte di me, nel frattempo ho spento la fiamma ed aperto la valvola di sicurezza per far uscire il vapore ed infine, quando tutto il vapore era fuoriuscito rendendo la parete circostante un muro del pianto, lacrime incluse, ho aperto la pentola a pressione e scolato le potatoes... 
Se non avete la pentola a pressione, o se non vi fidate ad usarla, prendete una normalissima pentola d'acciaio ad impressione, quella che normalmente proverete specchiandovici dentro, mettetevi dentro le patate copritele bene di acqua, portate a bollire indi a cottura, saggiando con una forchetta la consistenza delle stesse.

Ora inizia la parte interessante, nella quale vi scoprirete provetti ballerini, tanto che potrete candidarvi ad un posto per Ballando con le Stelle nella sezione "ritmi sfrenati e Balli di San Vito" infatti, dovrete togliere la buccia alle patate utilizzando le mani di amianto che ogni onorata mamma e mengacuoca ha... perchè essendo sprovvista di acume gastronomico, una mengacuoca non penserà mai di poter infilzare la patata con una forchetta e sbucciarla con un coltello, oppure tuffarla in acqua ghiacciata, procurandole uno shock termico che si tradurrà in un distacco della pelle in 4 nanosecondi come QUI dimostrato. Se pensate di non essere Mazinga e di non provenire dall'estremo oriente e vi dovesse risultare particolarmente ostica la lingua utilizzata dai personaggi del video... potreste dare un'occhiata pure QUI per sentirvi più sani di mente.

Ora la parte selvaggia... quella che fa di voi dei veri eroi... prendete lo schiacciapatate, no, non cercate di contattare Rocco Siffredi, stiamo parlando di cucina ricordate ? Ecco prendete l'attrezzo magico o in sua assenza il passaverdure o ancora, dotatevi di grande forza di immaginazione e con una forchetta, o a mani nude spiaccicate per bene i preziosi tuberi.

Con lo schiacciapatate avrete però l'indubbio vantaggio di sfogarvi dello stress quotidiano e poter ridurre le patate in tanti vermetti decerebrati facendoli cadere dentro ad una pentola larga.

Aggiungete ora del sale, noce moscata nella quantità che desiderate, tenendo ben presente che pare essere sia un allucinogeno che un afrodisiaco (dipende immagino dalle situazioni), aggiungete una bella noce di burro e fatelo sciogliere al calore delle patate mescolando per bene, a parte, scaldate un bicchiere di latte (su 4 patate grandi) e poi versatelo lentamente incorporandolo e rendendo cremoso il tutto, se il latte dovesse accidentalmente essere troppo, accendete la fiamma al minimo e fatelo evaporare mescolando. Regolate infine di sale e per fare i ricchi, spruzzate con del parmigiano grattugiato. Le mele a cubetti ve le risparmio per la volta in cui parleremo del filetto di maiale se mai arriveremo a parlarne... noi si fa solo cucina del menga... mica cotica... ma sappiate che pure una acidula Granny Smith tagliata a cubetti piccoli ed incorporata al purè darà quel tocco in più e di sicura classe.
Il tutto (mela a parte) deve risultare liscio ed omogeneo, privo di grumi e ben cremoso ma non semiliquido. Non fatevi passare nemmeno un istante dall'anticamera del cervello di usare il frullatore per schiacciare le patate, la forza delle lame sarebbe tale da ottenere come risultato finale una non desiderata crema viscosa di patate.

Passiamo ora ai temibili Würstel e ricordatevelo bene, non sono wiurste, nemmeno wuste, manco per sogno vuster, non ci siamo proprio con vruster, ma solo e sempiterni Würstel con quella bella dieresi sulla U che per pronunciarla ci indurrà a far della bocca un simpatico deretano di gallina e solo per caso non sarete stati citati da Dante che a suo tempo preferì trombette carnevalizie uscenti da lassi bassiventri umani ad angusti orefizi avicoli!!!

L'etimologia viene dal tedesco Würst che indica genericamente qualsiasi tipo di salsiccia... entrato poi prepotentemente nella lingua comune con la celebre frase "das ist mir würst egal" che in pratica vuol dire che "mi è del tutto indifferente, uno vale l'altro, mi è salsicciosamente uguale..." Insomma, una salsiccia vale l'altra... ma solo a parole. Nei fatti invece ogni salsiccia è bella a mamma sua, esattamente come gli scarrafoni... però non pensate di mangiare scarrafoni, almeno non oggi...

Scegliete con cura i vostri würstel, non affidatevi al primo salsicciotto che passa di lì, anche perchè se passa davanti a voi, qualcosa non quadra... o siete reduci da una sbronza colossale o è meglio sceglierne uno ben fermo, immobile, che aspetta di essere additato al commesso riposando tranquillo in vetrina.

Potete sbizzarrirvi a seconda della concia che preferite, Wiener i più classici, Frankfürter, Meraner, Nürnberger e così via... i Ravensburger no... quelli non sono würstel e non si mangiano... finireste con pezzetti di Puzzle tra i denti ad accompagnare il vostro purè.

Una volta scelti i würstel, per fare felici i piccini, praticate loro delle incisioni alle estremità tipo croce, come vedete nella fotografia, questo non serve a scacciare gli spiriti maligni che aleggiano nella vostra cucina, ma a far simpaticamente arricciare i vostri salsicciotti in fase di cottura, cosa che ai vostri bambini piacerà un sacco o che li farà tristemente finire in un sacco se ai vostri bambini tale taglio sembrerà analogo al commento di Fantozzi relativo alla Corazzata Potëmkin. Per inciso, i würstel che comperate dal colore rosato, sono fatti, quando buoni, da vera carne macinata e cotta, si possono quindi tranquillamente ingollare crudi, il fatto che vengano "ricotti" in acqua o alla griglia, quest'ultimo è il nostro caso, è del tutto ininfluente rispetto alla salubrità del prodotto.

Ponete la griglia o la padella sul fuoco e fatela scaldare bene, rosolate per bene, senza bruciarli, i vostri würstel girandoli da tutti i lati, come si suol dire nella migliore terminologia culinaria, ma nessuno ad oggi è riuscito a spiegarci come cavolo si riescano a determinare tutti i lati di un oggetto rotondo !!!

Volendoli invece cuocere in acqua, non si tratterà di una vera cottura, fate bollire l'acqua, non praticate alcun taglio ai würstel, spegnete la fiamma, immergete i würstel ed incoperchiate, lasciandoli così a nuotare per una quindicina di minuti, saranno pronti per finire nel piatto.

A cottura ultimata, mentre ancora pensate alla famosa teoria della quadratura del cerchio, prelevate i vostri salsicciotti, e disponeteli nel piatto affiancando loro dei ciuffi di purè, per i più grandi, un "ciop" di senape sarà generalmente cosa gradita.

Buon appetito.

2 commenti:

  1. Se posso suggerire: tagliando i würstel in 3 o 4 parti e praticando il taglio a croce solo su di un lato si avranno tanti bei polipetti e i bambini apprezzeranno ancora di piu!

    Molto interessante la sbucciatura con shock termico!

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  2. Grazie del suggerimento, proveremo anche questa versione di taglio poliposo...

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